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Il Leone di San Marco: simbolo di Venezia e della Serenissima

Le origini del Leone di San Marco
Leone in moeca, vessillifero, passante o Leone rampante.
Diverse le declinazioni iconografiche del Leone di San Marco che è uno dei simboli più antichi della città di Venezia.
La sua origine risale al periodo in cui Venezia era una potente repubblica e dominava i mari. Iscrizioni e rilievi con il Leone alato si ritrovano in tutti i territori conquistati da La Serenissima, oltre ad essere presente su araldi e vessilli legati alla cultura marinara.
La prima apparizione come sigillo ducale risale al 1261 mentre la prima testimonianza di un leone in pietra risale al XIV secolo e si trova nel Battistero del Duomo di Capodistria.
Il Leone rappresenta San Marco Evangelista, uno dei quattro evangelisti, il cui simbolo tradizionale nella iconografia cristiana è proprio un leone alato.
Questo legame tra San Marco e Venezia ha radici nel IX secolo, quando le reliquie del santo furono traslate da Alessandria d’Egitto a Venezia.
Secondo la leggenda, due mercanti veneziani, Buono da Malamocco e Rustico da Torcello, trafugarono le reliquie e le portarono a Venezia per proteggerle e preservarle.
Il leone alato divenne così il simbolo della protezione divina ma anche dell’espressione della potenza della città.

Vittore Carpaccio, Leone di San Marco, con le zampe posteriori sulla laguna (Stato da Mar), e quelle anteriori sulla terraferma (Stato da Terra), 1516, Palazzo Ducale
Il Leone di San Marco e la Repubblica di Venezia
Durante l’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia, il Leone di San Marco non era solo un simbolo religioso, ma anche un emblema politico e militare. Rappresentava la forza, il coraggio e la giustizia della Repubblica. Il Leone è raffigurato con un libro sotto la zampa anteriore destra, su cui campeggia
“Pax tibi, Marce, evangelista meus”
(“Pace a te, oh Marco, mio evangelista”)
Un messaggio di pace che sottolinea la missione tendenzialmente pacificatrice di Venezia. Presente nelle piazze, sulle monete e nei documenti ufficiali, il leone poteva anche essere raffigurato con una spada, simbolo di giustizia e di difesa della città.

Logo del Magistrato alle Acque
Raffigurazioni del Leone nei monumenti veneziani
Venezia è disseminata di raffigurazioni del Leone di San Marco.
Tra i più noti c’è il Leone sulla Colonna di San Marco, situata in Piazzetta San Marco, che sovrasta la piazza con maestosità e contende il ruolo a San Teodoro, antico patrono di Venezia, (colui che prima di San Giorgio sconfisse il drago).
Ma… è un grifone o un leone?
Di sicuro questa chimera di fattura ellenistica orientale sembra stia per spiccare il volo!

Grifone o Leone? Sulla colonna in Piazzetta San Marco sembra stia per spiccare il volo.
Un’altra iconica rappresentazione si trova sulla facciata della Basilica di San Marco, dove il leone alato è integrato in un sublime mosaico dorato. Anche il Palazzo Ducale ospita numerosi leoni, tra cui quelli che decorano la Porta della Carta.
Sulla Riva degli Schiavoni, il Monumento a Vittorio Emanuele II parla attraverso la simbologia del leone marciano. Da una parte, sul retro del monumento, è un leone che morde le catene imposte dall’Austria, dall’altra è un leone ruggente che posa la zampa sui risultati del plebiscito del 1866 per sancire l’annessione al Regno d’Italia delle terre cedute alla Francia dall’Impero austriaco, a seguito della terza guerra d’indipendenza: 641.758 voti per il sì e 69 voti per il no!!!

Monumento a Vittorio Emanuele II: Il Leone alato ai piedi di un Venezia trionfante, difende il risultato del plebiscito Veneto del 1866
Nel corso dei secoli, il Leone di San Marco è stato raffigurato in diverse posture araldiche, ognuna con una valenza che traduce un significato particolare.
Scopriamole insieme…

Varianti araldiche del Leone
Leone in moeca, era anche definito in soldo, o in gazzetta, dal nome delle monete coniate a Venezia in cui veniva riprodotto.
La più tipicamente veneziana delle iconografie: la moeca è il granchio durante la muta del carapace. Il Leone in moeca è rannicchiato con le zampe conserte a seguire la cornice che lo contiene.
Il leone è nimbato, (la sua aureola può essere più o meno stilizzata), viene raffigurato frontalmente e con le zampe che diventano ali: simboleggia il leone in una posizione di riposo e pace. Questa rappresentazione è tipica degli emblemi marittimi della Repubblica, evoca un senso di vigilanza, di protezione e rimanda al forte legame con il mare da cui sembra ergersi.

Leone con l'aureola raffigurato uscente dall'acqua, nella posizione rannicchiata "in moeca". Tiene il libro (il vangelo) con le zampe da cui si sviluppano le ali, richiamo alla natura angelica.
Leone vessillifero: Il leone che tiene un vessillo o una bandiera, spesso raffigurato in piedi sulle zampe posteriori. Questo leone simboleggia il dominio e la sovranità della Repubblica di Venezia su terre e mari, portando il messaggio di San Marco oltre i confini della città.
Leone passante: Raffigurato mentre cammina con una zampa sollevata, simboleggia l’espansione e l’influenza della Repubblica. Questo tipo di rappresentazione sottolinea l’idea di movimento e conquista.
Leone rampante: Rappresentato in posizione di attacco, sulle zampe posteriori e con le anteriori sollevate, spesso con la spada. Questa immagine del leone è associata alla forza militare e alla protezione della giustizia.

Uno schizzo di Gaetano Pesce dal catalogo "Un goto (?) per Venezia"
Vessilli, gonfaloni, bandiere che anticamente rappresentavano Venezia nel mondo.
Oggi l’icona è diventata simbolo di classe ed eleganza anche nel Design.
L’architetto Gaetano Pesce lo stilizza e lo rinnova nella sua personale interpretazione del Leone marciano, per mandare un messaggio di buon auspicio alla città e ai veneziani.

Logo del Caffè Florian realizzato con la tecnica del mosaico e Goti di Gaetano Pesce: il Leone di San Marco nelle interpretazioni antiche e moderne
Il Leone di San Marco nella cultura popolare
“Quando el leon alza la coa, tuti i sbasa la soa”
Questo detto popolare veneziano riflette la natura della Repubblica di Venezia. Se pensiamo al contesto storico de La Serenissima, Il Leone di San Marco rappresenta il potere, la forza e la maestà della Repubblica.
Quando il leone “alza la coda”, cioè prende decisioni politiche, militari o diplomatiche, gli altri stati o potenze abbassano la propria, adeguandosi.
Secondo un’altra chiave di lettura, essendo la Repubblica di Venezia un importante centro culturale e commerciale, le sue azioni influenzavano necessariamente gli altri paesi entrati nella sua sfera politica o commerciale.
Oggi, il Leone di San Marco continua a vivere non solo nei monumenti storici, ma anche nella cultura popolare e nel commercio.
È un simbolo amato dai veneziani e riconosciuto in tutto il mondo.
Il Caffè Florian si riconosce nel Leone di San Marco che è da sempre il proprio logo: il Leone in moeca, che abbraccia il Libro con l’auspicio alla Pace è infatti il segno identificativo della propria tradizione, in quanto istituzione della città. Lo si riconosce sulla porcellana, sui gioielli e nel design.
Questa scelta non è solo un omaggio alla storia e alla tradizione di Venezia, ma anche un richiamo alla qualità e all’eleganza associati al leone.

Il Leone alato racchiude una complessa simbologia: l'angelo che apparve all'evangelista Marco nel suo viaggio di evangelizzazione annunciando "Pax tibi Marce evangelista meus"

Bracciale a doppio filo con il Logo del Florian: il Leone alato con il tipico cartiglio. Il bracciale in argento è acquistabile nella versione oro giallo e oro rosa.