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Gaetano Pesce: Maestro di Innovazione nel Design Moderno

Vita e Formazione di Gaetano Pesce
Gaetano Pesce, figura emblematica del design contemporaneo, ha avuto un’infanzia e un’educazione che hanno profondamente influenzato la sua visione artistica.
Nato a La Spezia, Italia, nel 1939, Pesce è cresciuto in un paese ancora segnato dalle ferite della guerra, un contesto che ha stimolato la sua sensibilità verso la ricostruzione e l’innovazione. La sua formazione è cominciata tra le aule dell’Università di Venezia, dove ha assorbito le lezioni di maestri come Carlo Scarpa e ha iniziato a forgiare la sua identità di designer. Il trasferimento negli Stati Uniti ha rappresentato un’ulteriore tappa formativa, esponendolo a nuove correnti di pensiero e a un ambiente stimolante per la sua creatività.

L'architetto Gaetano Pesce in uno scatto del fotografo Marco Anelli
Innovazioni nel Design: I Materiali e le Tecniche
Pesce ha rivoluzionato il design attraverso l’uso di materiali come la resina e il poliuretano, sperimentando tecniche innovative che hanno permesso di creare oggetti dal forte impatto visivo e tattile. La sua ricerca sui materiali ha portato alla realizzazione di pezzi unici, in cui la variazione e l’imperfezione diventano elementi distintivi e celebrativi di un’individualità in continua evoluzione.

sedia "Caffè Florian" realizzata nel 2002




Opere Iconiche e Collaborazioni Significative
Tra le opere più note di Pesce, la poltrona “Up Series” si distingue per la sua forma antropomorfa e il suo messaggio sociale: le divinità della mitologia diventano simbolo della lotta alla discriminazione e all’abuso del corpo della donna. La sedia “Nobody’s Perfect” incarna la sua filosofia di un design imperfetto, organico e personalizzato. Le collaborazioni con marchi di design e istituzioni culturali hanno ampliato la portata del suo lavoro, portando la sua visione innovativa in contesti diversi e a un pubblico più ampio.


L’Eredità di Pesce e l’Influenza nel Mondo del Design
L’approccio non convenzionale di Pesce ha lasciato un segno indelebile nel mondo del design, ispirando generazioni di designer e artisti a esplorare nuovi orizzonti creativi. La sua eredità si manifesta nell’audacia di coloro che, seguendo il suo esempio, continuano a sfidare le convenzioni e a cercare un’espressione autentica attraverso il design.
Il “Goto” dedicato a Venezia di Gaetano Pesce è un vaso in resina realizzato per l’esposizione “Temporanea” del Caffè Florian, in occasione della Biennale di Venezia del 1995. Quest’opera rappresenta un oggetto di arte industriale e, al contempo, un manifesto di speranza per il futuro di Venezia. La forma curiosa del “Goto”, che ricorda una pantera rosa-leone, e il messaggio impresso sui bordi esterni, riflettono l’impegno di Pesce nel creare design che vuole veicolare un messaggio di impatto sociale al mondo.


Arte al Florian
L’Arte ha sempre avuto un ruolo fondamentale per il Caffè Florian.
Uno spazio prezioso tra il museo e il foyer di un teatro, il Caffè è riuscito a rimanere parte integrante e dinamica di una città che si fa palcoscenico dell’arte, esattamente come l’aveva immaginata il sindaco Riccardo Selvatico mentre sedeva in Sala del Senato nel 1893.
Con eventi come “Temporanea – Le Realtà Possibili del Caffè Florian”, il Caffè ospita artisti contemporanei di fama internazionale, creando un dialogo tra il passato storico del locale e le espressioni artistiche moderne.
Nel 1995 Gaetano Pesce scelse il “Goto”, cioè bicchiere in veneziano: un oggetto tra il bicchiere e il vaso frutto di un’ evoluzione morfologica che lo fa derivare da un’operazione semantica di fusione. L’architetto parte dal leone ellenistico a cui si ispira il leone di San Marco, passa attraverso il profilo del corpo di donna per arrivare alla maschera di Carnevale. L’oggetto però è solo un medium per mandare un messaggio a Venezia:
Brindiamo a Venezia perché diventi ancora un luogo di vita moderna, di moderno comportamento, di progresso, di servizi, di gioia, di ottimismo, di scoperta, di fiducia nel futuro, di coraggio, aperta alla cultura del mondo attuale…e non un luogo di pregiudizi, di protezioni, di conservazione, di immobilismo, luogo soporifero, museo culto del passato, esempio di reazione, disperante posto per le giovani generazioni, di torpore, di provincialismo, di mute imprese nostalgiche…non più maschere-surrogati del tempo presente che chiede a Venezia lo spazio per esistere.

"Brindiamo a Venezia..." comincia così il messaggio che Gaetano Pesce fa custodire al suo Goto per Venezia.


I colori e la materia sono affascinanti in questi “goti”, circondati dalle parole in rilievo che accompagnano il lettore in una spirale di scoperta.
Rimarranno una testimonianza indelebile del genio di questo artista e il Caffè Florian si sente lusingato di poter conservare un tale prezioso ricordo del Maestro.